lunedì 8 aprile 2013


MARGINAZIONE

Con “Diritti a sud” si rafforza la rete degli avvocati di strada a Palermo

Nel 2012 a Palermo 50 casi, dall'emergenza casa ai problemi dei migranti, seguiti da 10 volontari professionisti. L'avvocato Campagna: “Per rispondere meglio ai bisogni deve crescere il numero degli addetti"
PALERMO - “Diritti a sud” è il progetto, presentato questa mattina presso il centro Agape della Caritas diocesana di Palermo, che, con il sostegno di Fondazione con il Sud e insieme all’associazione Apriti cuore onlus, intende rafforzare il lavoro della rete degli avvocati di strada che operano a Palermo. Il servizio, inaugurato a Palermo nel gennaio del 2012, ha preso in carico fino a questo momento 50 casi. Di questi il 30 per cento riguardano nuclei familiari senza casa e senza dimora per quanto riguarda l’emergenza abitativa. Una quindicina sono invece le problematiche che riguardano i migranti che vanno dal permesso di soggiorno, ai soprusi in materia di lavoro e di sfruttamento del lavoro.
A prestare la loro opera sono 10 professionisti “un numero ancora molto basso se si pensa al fabbisogno reale della città” come afferma l’avvocato Francesco Campagna referente del progetto e appartenente all’associazione Avvocato di strada di Palermo. Dei 50 casi solo una parte si è sviluppato in un contenzioso mentre il resto si è limitato a un’attività di consulenza. La segnalazione arriva sia dagli enti pubblici che dalle associazioni del territorio.

Il progetto “Diritti a sud” si pone come obiettivo principale il potenziamento dell’attività dello sportello di assistenza legale ed una maggiore azione capillare d’intervento direttamente sulla strada. Gli obiettivi sono promuovere percorsi di reinserimento sociale e di tutela legale per i senza fissa dimora in condizione di esclusione sociale; sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza; formare gli operatori; monitorare il fenomeno delle persone in condizione di indigenza ed emarginazione sociale. La sede di Avvocato di strada a Palermo è presso la locanda del Samaritano di vicolo San Carlo, vicino a p.zza Rivoluzione. Il servizio viene espletato a favore degli richiedenti ogni mercoledì pomeriggio dalle ore 16 alle 18. Il progetto permetterà per tutto il 2013 la permanenza fissa di un’operatrice fissa con il compito di raccogliere le segnalazione.

“Vogliamo fare strada ai poveri senza farci strada. C’è una città invisibile che si svela solo attraverso questi canali. Per rispondere adeguatamente a tutti i bisogni della città abbiamo bisogno che cresca il numero di volontari – sottolinea Campagna -. Nel nostro servizio è importante accrescere anche il lavoro di rete con le associazioni del territorio in modo che si inneschi un circolo virtuoso di professionisti in grado di sostenere ed accompagnare chi è in grave difficoltà. Dobbiamo essere capaci di accogliere ed ascoltare tutti. Un altro aspetto su cui puntiamo è la formazione dei volontari che presto ci permetterà di avviare degli incontri all’interno della facoltà di giurisprudenza ed alla Lumsa.

“Il progetto ci aiuterà a catalizzare risorse ed energie in tempi in cui c’è poca attenzione istituzionale sui temi sociali forti come quello della povertà e di tutte le problematiche ad esse legate – aggiunge Lucia Lauro di Apriti cuore onlus -. Solo insieme possiamo favorire la nascita di azioni di sistema”.

L’associazione Avvocato di strada onlus, sempre all'interno del progetto, organizza per il 10 e l’11 aprile due incontri su “Comunicazione e approccio psico-sociale con le persone senza fissa dimora e socialmente fragili”. Il corso è rivolto ad avvocati, assistenti sociali, operatori e cittadini interessati. Le giornate di formazione si terranno presso Centro Agape di piazza Santa Chiara, 10. La partecipazione è gratuita. La rete di Avvocato di strada è presente a livello nazionale in 30 città e impegna circa 600 avvocati.
(set) 
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