(ASCA) - Roma, 5 giu - Il terzo Osservatorio Intesa Sanpaolo - Mediocredito Italiano sulle Reti d'Impresa conferma che il contratto di rete e' un'opportunita' interessante per le imprese italiane. Nei primi tre mesi dell'anno 455 realta' imprenditoriali hanno utilizzato questo strumento dando vita a 94 nuove reti, ovvero forme di collaborazione che consentono di mettere a fattore comune risorse e capacita' con l'obiettivo di acquisire maggiore forza competitiva, produttiva e commerciale. Sale cosi' a 792 il totale dei contratti registrati a fine marzo 2013 e a 4.091 il numero delle imprese coinvolte.
Lombardia, Emilia Romagna e Toscana guidano la classifica delle regioni piu' attive. Le prime due in particolare sono le artefici della forte accelerazione dell'ultimo trimestre 2012, nel quale 801 nuove imprese hanno deciso di mettersi in rete. L'Osservatorio si sofferma sui risultati del settore manifatturiero nel corso del 2011: le imprese coinvolte in contratti di rete hanno registrato un aumento di fatturato del 10,1%, contro il 4,6% di quelle non in rete e il differenziale si allarga ulteriormente se si considera il triennio 2009-2011. D'altra parte, le aziende che decidono di formare una rete si caratterizzano gia' in partenza per un migliore posizionamento competitivo: in un caso su due fanno gia' parte di gruppi economici (contro il 35% circa delle imprese non in rete), hanno attivita' di export (50% circa vs. 31%), certificati di qualita' (26,7% vs. 17,2%), partecipate estere (17,8% vs. 7,5%), marchi registrati a livello internazionale (16,4% vs. 8,5%), richieste di brevetti all'EPO (16,3% vs. 7,3%), certificazioni ambientali (8,2% vs. 3,4%).
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