In riferimento a quanto avvenuto in Libia e in altri Paesi a maggioranza musulmana come reazione al film ritenuto blasfemo e offensivo del profeta amato dall'Islam Maometto, riteniamo giusto e opportuno di manifestare indignazione e protesta contro chi presume di poter offendere una moltitudine immensa di credenti sparsi nel mondo come è avvenuto con il film "L'innocenza dei musulmani" prodotto negli Stati Uniti. Nello stesso tempo riteniamo doveroso stigmatizzare ogni tipo di reazione che fa ricorso alla violenza contro persone innocenti e contro un'intero popolo, come quello americano che non ha alcuna responsabilità dell'opera cinematografica messa in piedi da provocatori senza scrupolo, se non quella di tutelare il diritto della libertà di espressione. Prendiamo atto che in questo senso si sono espressi a livello nazionale alcuni teologi musulmani e in Umbria l'imam locale dott. Abdul Qatar. Essi hanno giustamente reclamato il diritto alla propria dignità di credenti musulmani e nello stesso tempo hanno deplorato esplicitamente le reazioni violente che hanno provocato devastazioni e morti. Rinnoviamo la convinzione che il futuro per la pace tra gli uomini e i popoli passa attraverso la pace tra le religioni e il riconoscimento della libertà di coscienza nel rispetto di ogni fede. Per questo additiamo e facciamo nostro quanto è stato proclamato e promesso a Sarajevo nel recente incontro di Popoli e religioni promosso dalla Comunità di sant'Egidio (9-11 Settembre 2012) sul tema"Vivere insieme è il futuro" sulla scia dello "spirito di Assisi" di cui noi cittadini e credenti dell'Umbria siamo i naturali custodi e diffusori.
Perugia 14 settembre
Mons. Elio Bromuri, vicario episcopale per la cultura
Maria Teresa Di Stefano, responsabile del Centro ecumenico s.Martino
Don Mauro Pesce, Movimento dei Focolari
Prof. Ermanno Genre, teologo, pastore Chiesa valdese
Rev. Jonut Radu, parroco Chiesa ortodossa romena di Perugia
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